sabato 18 maggio 2013

Senza parole


4 commenti:

  1. di che meravigliarsi.
    x Israele un conto avere un paese, nazione coesa in cui vigono regole internazionali e rapporti anche di buon vicinato e comunque affidabili e un conto avere un territorio in mano a bande armate che non hanno regole ne problemi di un retroterra di civili la cui unica funzione è magari quella di fare terrorismo organizzato nei territori israeliani e si che allora un futuro nero all'orizonte.

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    1. La sua è l'opinione dei generali israeliani, che infatti consideravano Assad un buon vicino e un partner affidabile (cito le sue parole).

      Lei, come i sionisti, osteggia la rivoluzione siriana. Io, insieme ai palestinesi, la sostengo. Come vede abbiamo entrambi le compagnie che ci meritiamo.

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  2. Israele è più forte che mai, anche solo parlare di Palestina ormai è un argomento inutile, la questione è chiusa per loro, gli interessi sono ben altri.
    Israele ha Stati amici nella zona, che sono amici degli USA anche ovviamente. Ci sono Stati innocui come Afghanistan e Iraq, o meglio resi innocui.
    Ora è il turno di Siria e Iran. Poi Russia.
    Non a caso Israele ha bombardato 2 volte obiettivi in Siria, per i media è normale che ciò accada, è prevenzione, ed infatti la giustificazione è stata che gli interventi hanno mirato a distruggere armi iraniane dirette ai libanesi, passando per la Siria. Con una fava, così, la propaganda ha preso vari piccioni: Siria, Iran, Libano.
    Intanto, le forze attaccate da Israele sono quelle regolari di Governo. La Russia è intervenuta, passando dalle parole ai fatti, in vari modi non certo leggeri. Poi, che nel dopo Assad comandino sciiti, sunniti, Al nusra, salafiti, non è che importi granchè a Israele, gli importa solo che non vi siano al governo forze alleate di Teheran e di Mosca, nonché degli Hezbollah. Già ce la vedo Israele preoccupandosi di Al Nusra o dei salafiti o di Al Qaeda, come no, fossero quelli i suoi timori veri…

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  3. Non è facile per me addentrarmi in questioni di politica mediorientale, non è facile capire il fenomeno di causa ed effetto non conoscendo approfonditamente la situazione. Ma guardando la cartina geografica mi rendo conto che tutta l'area mediterranea è in crisi: da una parte i paesi nordafricani straziati da rivoluzioni civili mai documentate seriamente, dall'altra sponda crisi economiche spaventose. Scusate la mia ingenuità ma a me sembra che stanno gettando, velocemente, le basi per un futuro imminente e cioè il controllo delle fonti energetiche ed il controllo militare geopolitico per la prossima crisi mondiale creata a tavolino. Voglio dire che le forze in campo sono enormi ed il tutto di difficile soluzione, anche noi nel nostro mondo stiamo facendo la nostra battaglia ,insieme ai palestinesi ,contro l'euro e cioè contro potentati che opprimono tutti gli esseri umani. Grazie. Claudio.

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