mercoledì 7 maggio 2014

Il M5S nella trappola del nazionalismo

Da circa due anni il coro nazionale, formato dalle voci di ceto politico, media mainstream e gerarchie militari, non si stanca di ripetere la canzone dei nostri ragazzi ingiustamente detenuti in IndiaOra anche il M5S si augura che i due Marò tornino presto a casa. La circostanza che i due soggetti siano imputati per un delitto gravissimo, l'assassinio di Valentine Jelestine e Ajesh Binki non è richiamata.
Sulla vicenda suggeriamo con forza questa lettura. È un post lungo, ma che vale la pena leggere con attenzione. È probabile che la maggior parte dei lettori rimanga stupita, come è capitato a chi scrive, dalla distanza tra la narrazione ufficiale degli eventi e la dimensione concreta degli stessi. Sui fucilieri di marina si è creato, in questo paese, un unanimismo ipocrita molto simile a quello sedimentatosi attorno alle famigerate missioni di pace, e altrettanto fasullo.
Dispiace (ma forse non stupisce) constatare come il Movimento, da sempre affrancato dall'ideologia che giustifica l'invio di truppe di occupazione all'estero, si dimostri così subalterno alla narrazione ufficiale nel caso dei due Marò. È la prova (l'ennesima) che si tratta di una realtà ancora fragile, vulnerabile rispetto agli attacchi disinformativi del mainstream, e troppo spesso propenso a cavalcare temi apparentemente di ampio consenso popolare, ma che in realtà sono mere operazioni ideologiche dei ceti dominanti. (C.M.)


10 commenti:

  1. Verissimo che l'errore originario è stata la convenzione tra Difesa e armatori, che non andava firmata. Come siano andate le cose nei fatti, non lo saprà mai nessuno.
    Resta che i due fucilieri del S. Marco sono militari italiani, non mercenari: e questo fa sì che la vicenda non si possa risolvere con un normale processo, dovunque celebrato. L'errore colpevole commesso dallo Stato va rimediato con i mezzi adeguati, cioè con la pressione diplomatica. E spero tanto che un bel giorno qualche militare (con più gradi sulle spalline) si ricordi che giura di difendere la Costituzione e non il governo in carica, e al momento opportuno mandi a quel paese i cialtroni che gli ordinano sciocchezze (come in questo caso) o porcate (come ad esempio quando fu ordinato, illegalmente, il bombardamento di Belgrado).

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  2. CLAMOROSO SONDAGGIO DIFFUSO DA SCANZI SUI 5 STELLE

    Il Movimento 5 Stelle al 47% tra i giovani. Ecco quanto scrive il giornalista del Fatto Quotidiano Andrea Scanzi:

    Trovo che sia stato sottovalutato questo sondaggio del 30 aprile. Lo ha fatto l'Istituto Tecnè per TgCom, ma ne ho altri simili. Al di là del dato complessivo, che comunque attesterebbe un M5S clamorosamente vicino al Pd per le prossime elezioni europee del 25 maggio (ma Ixè parla invece di un distacco di oltre 6 punti a favore del Pd), l'aspetto decisivo è la distinzione del voto per fasce di età.

    Si nota come, tra i giovani under 30, il M5S risulti addirittura sopra il 47%. Anche tra i 30-44enni il M5S è altissimo (quasi al 37%). Il suo consenso resta alto anche tra i 45-64enni mentre crolla - appena sopra l'8% - tra gli over 64. Ed è proprio la fascia di over 64 che salva invece Forza Italia, NCD (che altrimenti scomparirebbe) e pure il Pd. Di fatto Renzi, allo stato attuale, vorrebbe essere il leader dei giovani ma non va oltre il 25% mentre resta primo partito italiano grazie ai pensionati. Curioso anche il dato della Lega, salvata dai 30-64enni ma disastrosa tra i giovani (con buona pace di Salvini) e pensionati.

    Siamo vicini alla riscossa !

    Comunque la si pensi, un dato è innegabile: i più giovani sono andati oltre la distinzione sinistra-destra - lo conferma anche Tsipras, che tra i giovani non va oltre l'1% - e paiono credere sempre più massicciamente nel movimento fondato da Grillo e Casaleggio. Di contro Renzi pare essere l'ultimo baluardo del sistema per opporsi al cambiamento reale: destino curioso, per un presunto rottamatore.

    Posto i dati esatti perché sono oltremodo significativi. Dimostrano peraltro come anche larga parte dei tromboni del giornalismo italiano non solo non abbia capito una mazza di quanto stia accadendo, ma sia salita sul carro di Renzi per salvare anzitutto se stessa e dunque lo status quo.

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  3. Io non credo sia una mera operazione ideologica dei ceti dominanti, credo invece che nei 5stelle ci sia dibattito intorno a questi temi, come è già successo per il reato di clandestinità, e mentre quello sembrava un argomento di sinistra, questo sembra essere una posizione nazionalista di destra.

    Infatti nel M5S sono confluite numerose anime, provenienti da tutti gli schieramenti.

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  4. riduttivo classificare la questione sotto la voce nazionalismo, è un problema di diritto internazionale e va affrontato, non si inneggia a impunità ma a risoluzione di un vulnus, cosa molto diversa.
    in quanto a prendere lezioni dai wuming che considerano il M5S un movimento pericoloso, fascistoide con tratti antisemiti o nel migliore dei casi una riproposizione al pesto di Coluche (dimenticando di dire che Coluche aveva un forte sostegno tra gli altri di Deleuze e Bourdieu) beh l'unico commento è che non sempre il talento letterario accompagna una disinteressata disamina dei fatti e delle dinamiche politiche che producono.

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    1. Scusi ma
      1) il nazionalismo c'entra eccome, visto che la questione giuridica nasconde una pretesa politica. Si grida, dall'establishment come dai gruppi di estrema destra, che i due devono essere processati in Italia. Perché si entusiasmano tanto per una questione di giurisdizione? Proprio per garantire, attraverso un processo italiano (e all'italiana) una sostanziale impunità ai due militari. È proprio nazionalismo spicciolo.

      2) se ci fa caso l'articolo non è di Wu Ming, ma soltanto ripreso dal collettivo. Dunque le opinioni (abbastanza balorde) di Wu Ming sul m5s sono del tutto fuori tema rispetto a quel che stiamo discutendo.

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    2. "Si grida, dall'establishment come dai gruppi di estrema destra , che i due devono essere processati in Italia..."
      hitler ha i baffetti, chaplin ha i baffetti ergo chaplin è nazista

      "Perché si entusiasmano tanto per una questione di giurisdizione? Proprio per garantire, attraverso un processo italiano (e all'italiana) una sostanziale impunità ai due militari.."
      a una fallacia si può anche ribattere ma di fronte alle arti divinatorie bisogna arrendersi

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    3. A quella conclusione può arrivare chiunque non abbia proprio scritto "tonto" sulla fronte. Perché la Meloni, Casa Pound, le gerarchie militari, si entusiasmano tanto per una questione di giurisdizione? Sono dottorandi in diritto internazionale progredito? Perché gli USA impongono, nei trattati che stringono con i paesi che occupano, delle clausole che rimettono la giurisdizione per i delitti commessi dai loro militari a corti americane?

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  5. Faccio una domanda semplice. Ma se una forza politica dice che il potere lo sta prendendo "la gente", che questa è la rivoluzione dei "cittadini", che altro può essere se non nazionalista? La categoria "gente" non distingue ruoli, appartenenza di classe, interessi. Allora, nel caso di aggressione imperialistica, indipendentemente dagli interessi di classe, ci si riunisce per "sconfiggere il nemico". E' solo una deduzione logica, cos'altro può essere il M5S?

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  6. Io credo che si debba distinguere tra il concetto di “nazione” e il concetto di “nazionalismo: il primo è fondamentale per la identificazione chiara di un “popolo”, una “gente”, che si riconosce all’interno della propria storia, cultura, democrazia (guarda caso i “cittadini” hanno diritti e doveri, sono diversi dai “sudditi” che hanno solo doveri).

    Il concetto di “nazione” (concetto assolutamente sano e necessario) in Italia non è mai nato, perché colpito ai fianchi, dall’universalismo evangelico cattolico da una parte, e dall’internazionalismo marxista dall’altra. Quindi nel termine “cittadini” dovrebbero rientrare i seguenti concetti: cittadinanza, nazione, democrazia.

    Diversamente il “nazionalismo” è una deformazione malsana e aggressiva del concetto precedente, perché difende ad oltranza gli interessi della nazione oltre i limiti consentiti dai principi democratici, e da quelli giuridici che governano la gestione di un altro stato.

    Credo che Di Battista abbia cavalcato in questo momento lo spirito nazionalistico per motivi elettorali, visto che ci troviamo a 15 giorni dalle elezioni europee, ma non credo che personalmente lo condivida.

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    1. E non dimentichiamoci che in Costituzione si parla di «sovranità popolare».
      Non ho seguito la posizione del M5S rispetto alla vicenda dei "marò", ma in modo spicciolo penso che da un lato ci siano anche considerazioni "umane" da fare: criminali sì, ma quale giustizia deve "prevalere"? Forse un po' di patetica ma non del tutto insana "compassione per i connazionali", seppur criminali; e forse un po' di scena "patriottica", che non guasta mai, non perché sia buona per sé, ma perché il suo opposto, l'antipatriottismo, è categoria pericolosa quanto quella del fascista, e sempre pronta ad essere strumentalmente usata per attaccare l'avversario politico — sulla stessa frequenza del "patriottismo", ci sono elementi di natura "politica" (giochi di forza), più che giuridica, tra due paesi, che vanno un po' oltre il "fatterello" in sé (almeno così mi pare).

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