mercoledì 3 dicembre 2014

Beata ingenuità

Il Sole24Ore parla dell'inchiesta sui fascio-mafiosi romani:

Per usare le parole del Gip Flavia Costantini, è infatti emerso «un trait-union tra mondi apparentemente inconciliabili, quello del crimine, quello della alta finanza, quello della politica»

Una cosa mai vista, signora mia!

2 commenti:

  1. Si potrebbe liquidare il tutto con una sonora risata. E già, come mai? Cosa sono queste infamanti accuse che Berlusconi, il self-made-man de noantri, sia stato finanziato dalla Mafia per realizzare il suo impero televisivo? Una vergogna! Non farlo, naturalmente, ma dirlo. Non è certo solamente Berlusconi, sarebbe banale e sarebbe lunghissimo raccontare la storia italiana dal punto di vista delle mafie, un ruolo sempre di prim'ordine.

    Però la domanda che mi faccio è la seguente: qual è il meccanismo, il cambiamento strutturale, che ha permesso il dilagare dell'affarismo mafioso in tutta Italia? Pervasivo, ramificato.
    Non è facile la risposta. Sicuramente concorrono tanti aspetti. Il nuovo corso del capitalismo finanziario, sicuramente. La collocazione delle imprese italiane nel mercato europeo. Certamente. La grande difficoltà di accumulazione capitalistica, per cui l'estorsione del profitto attraverso la mano pubblica. Vero anche questo.
    Sento però che non basta per spiegare, per capire.

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    1. la mafia in confronto all'alta finanza è l'anello debole della triade di sopra....e forse anche quello da cui c'è da temere meno in fin dei conti.

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